Alghero è sicuramente una delle mete più turistiche della Sardegna e rappresenta una città unica nel suo genere. Può essere considerata un mix di architettura, di lingua e anche di cucina, nel corso dei secoli ha subito infatti diversi domini tra cui quello dei Doria (i costruttori della fortezza murale ancora oggi visibile), degli aragonesi e dei catalani. Proprio sotto il dominio dei catalani Alghero si sviluppò enormemente e tutt’ora è fortemente influenzata e lo si vede tramite l’arte, la gastronomia con piatti tipici, la lingua (alcuni anziani continuano a parlare l’algherese) e il modo di vivere. Andiamo allora a scoprire cosa vedere ad Alghero e dintorni, cosa fare e quindi quali sono le attività principali, le spiagge dei dintorni e i piatti tipici.

Cosa vedere ad Alghero

INDICE

1) ALGHERO E CENTRO STORICO

Cosa vedere ad Alghero e dintorni? Il centro storico è sicuramente tra le zone più interessanti e affascinanti della città, immaginate infatti un borgo medievale recintato interamente da mura fortificate che erano fondamentali per la difesa del territorio da parte dei Doria intorno al 1100 d.c. All’interno del centro storico è difficile non sentire l’atmosfera invece dei 400 anni di dominio catalano-aragonese che hanno lasciato un importante influenza catalana tra edifici storici importanti, chiese, ma anche case ora fatte a ristoranti tipici. Cosa vedere al centro storico di Alghero è semplice, partendo sicuramente dalla bellissima Cattedrale di Santa Maria realizzata ne 1530 circa e che presenta uno stile gotico-neoclassico.

Non solo la cattedrale ma consiglio di vedere assolutamente la chiesa di San Michele che rappresenta uno degli esempi più significativi dello stile barocco e anche la chiesa di San Francesco, monumento della città e sicuramente la massima espressione architettonica dello stile gotico-catalano. Volete ammirare Alghero dall’alto? Salite sulla torre del campanile della cattedrale, la vista sarà pazzesca. La giornata non finisce qui, una passeggiata sul lungomare e ne bastioni vi porterà indietro nel tempo, ammirando torri, cannoni, catapulte e bellissime porte medievali.

2) GROTTA DI NETTUNO

Uno dei monumenti naturali più importanti da vedere nei dintorni di Alghero è sicuramente la grotta di Nettuno, una formazione carsica nella parte nord-ovest del promontorio di Capo Caccia e lunga circa 4 km ma solo qualche centinaio di metri sono visitabili al pubblico. L’interno della grotta è a dir poco spettacolare tra stalattiti, stalagmiti, varie sale tra cui quella della reggia e dell'organo e anche un lago salato di 120 metri che ha lo stesso livello del mare in esterno. Pensate che un tempo l’area era habitat della foca monaca, probabilmente sterminata dall’essere umano. L’ accesso alle grotte non è molto semplice e può avvenire soltanto in favorevoli condizioni meteo sia via mare (un imbarcazione che parte dal Porto di Alghero vi porterà direttamente all’ingresso) oppure via terra tramite l’Escala del Cabirol, un’incredibile scalinata di 654 gradini che si snoda lungo la parete rocciosa di Capo Caccia.

3) CAPO CACCIA E PORTO CONTE

Cosa vedere ad Alghero e dintorni? Il promontorio di Capo Caccia è uno dei simboli naturali di Alghero, caratterizzato da imponenti falesie di roccia calcarea che sono state modellate nel tempo e cadono a strapiombo sull’acqua cristallina. Fa parte dell’area marina protetta e questa zona è un must per appassionati di immersioni subacquee che si troveranno di fronte rari esemplari di corallo, una flora e fauna marina del tutto invidiabile tra aragoste e cernie, ma non solo, anche la possibilità di nuotare all’interno formazione carsica sottomarina più estesa del mar Mediterraneo chiamata Grotta di Nereo. Pensate che a Capo Caccia sono stati effettuati diversi rinvenimenti archeologici come per esempio i manufatti cercamici nella grotta verde che gli studiosi hanno datato 6000 a.c., data del neolitico antico a cui risalgono i primi insediamenti umani. Dalla parte superiore di capo Caccia e raggiungibile via auto è possibile godere di un incredibile vista tra scogli che affiorano sul mare, spiagge con sabbia bianca e se sarete fortunati vedrete volare alto nei cieli il grifone, il rapace che purtroppo è in via d’estinzione.

Altra zona di assoluta rilevanza a Capo Caccia è la foresta demaniale di Porto Conte - Le Prigionette nota anche come Arca di Noè. E’ un’area molto sensibile dal punto di vista naturale e ricca di biodiversità vegetale e faunistica. Consigliamo decisamente una delle attività escursionistiche fai da te, si può percorrere uno dei sentieri interni in bike, ma anche attraverso trekking, camminate e addirittura in 4x4 con visite guidate. Attraverso appunto una di queste attività sarà possibile apprezzare i profumi e i colori tipici della flora mediterranea e rimanere emozionati dall’incontro di animali domestici come l’asinello albino dell’Asinara e cavalli che vivono allo stato brado, ma anche daini e cinghiali nella piana di Sant’Imbenia. E’ un’area di estremo valore naturalistico e che merita sicuramente di essere visitata e vissuta, tra l’altro è visitabile tutto l’anno con diversi orari in base al periodo e all’ingresso sono presenti punti di informazione, noleggio biciclette, area pic-nic, noleggio di bike/e-bike.

4) LE SPIAGGE IN ZONA

Sembrerà banale ma sappiamo benissimo che le spiagge nella nostra isola sono tantissime, sia a nord che a sud e ogni zona racchiude veri e propri gioielli, diciamo che in un certo senso è quello che il viaggiatore cerca sempre nella sua vacanza in Sardegna. Quali sono dunque le spiagge da vedere ad Alghero e dintorni? Partendo proprio da Alghero possiamo consigliarvi Maria Pia, che a mio avviso rappresenta una delle spiagge cittadine più belle della Sardegna e in condizioni meteo ottimali è un vero e proprio paradiso. Spostandoci di qualche chilometro verso Capo Caccia troviamo prima Le Bombarde e poi il Lazzaretto, quest’ultima una delle spiagge simbolo della rada di Alghero con sabbia bianca fine e compatta. Sempre in zona Capo Caccia altra spiaggia di rilievo è Mugoni, con sabbia di medie dimensioni e una stupenda pineta alle spalle, qua avrete modo di vedere il promontorio di capo caccia nella sua maestosità. Rimanendo nella stessa area da sottolineare la bellissima e piccola cala Dragunara e le zone costiere di Pischina Salida mentre percorrendo la strada a Sud verso Bosa una spiaggia di assoluto rilievo è la spiaggia La Speranza.

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Queste spiagge appena citate non sono le uniche anzi, sono le più popolari. In basso potrete vedere una sequenza di spiagge remote che possono essere raggiunte in auto o attraverso trekking e che si trovano nelle immediate vicinanze di Alghero. Non dimenticate, noi travel planner favoriamo assolutamente la scoperta di zone remote e poco battute, ma non solo, consigliamo la scelta di una spiaggia anche in base alle condizioni meteo (può essere o meno esposta ai venti), alla tipologia di viaggiatore (magari se siete una famiglia preferirò consigliarvi una spiaggia con servizi piuttosto che una remota raggiungibile dopo 50 minuti di trekking) e alle vostre esigenze e passioni. Scegliere il nostro servizio sarà fondamentale, prima e durante la vostra vacanza. Godetevi lo spettacolo.

5) SPECIALE LA PELOSA

Che dire, credo che a Stintino esista una delle spiagge più belle della Sardegna ma non solo, è stata inserita in una lista tra le più belle del mediterraneo: La Pelosa. Partiamo dal contorno, e cioè i Ginepri della macchia mediterranea che ricordano a tutti che siamo in Sardegna attraverso la loro natura e il loro profumo. Dico questo perchè guardando la spiaggia e il mare la mente ti può portare molto lontano, tipo i Caraibi, oppure le Maldive. La sabbia è bianca, la conformazione è a dir poco spettacolare e il fondale è basso, per molti metri dando risalto all'acqua color turchese inizialmente che piano piano cambia colore diventano sempre più scura. Le tonalità sono infinite, tutto questo definiscono questa spiaggia come realmente una delle più belle d'Europa, per noi, la più bella della zona nord Ovest.

Una delle spiagge assolutamente da vedere se sarete in zona Alghero giusto? E' cosi se le condizioni meteo sono perfette perchè sappiamo benissimo che la Sardegna è soggetta al forte vento di maestrale che talvolta potrebbe "rovinare" lo spettacolo naturale che normalmente appare ai nostri occhi. Questa zona è anche meta di appassionati di kite surf dunque fate bene attenzione a scegliere il giorno in cui andare, oltre questo l'accesso a La Pelosa è divenuto a pagamento da diversi anni, sarà importante prenotare il proprio accesso attraverso il canale telematico dedicato.

6) COSA FARE (ATTIVITA' ALL' APERTO)

Non solo da vedere e da mangiare ma c’è tanto da fare ad Alghero a livello di attività all’aperto. Iniziando da quelle marine sono sicuramente di rilievo le immersioni subacquee all’interno dell’area marina protetta di Capo Caccia tra grotte e una flora e fauna marina da invidiare. Se andassi in vacanza ad Alghero sceglierei sicuramente una delle escursioni in gommone o veliero che partono dal porto di Alghero e ti portano in diverse località costiere tra mare cristallino, spiagge paradisiache, grotte semisommerse e delfini che saltano fuori dall’acqua e accompagnano la tua giornata. Altra attività all’aperto in mare è quella legata al SUP (stand up puddle) che da diversi anni a questa parte ha preso piede ed è considerata come una delle attività più belle ed emozionanti da fare, ma c’è anche da farsi un giro in kayak soprattutto in zona Lazzaretto e magari fare una lezione di surf a Porto Ferro se le condizioni climatiche lo consentono.

7) STORIA E TRADIZIONE

Sappiamo tutti che la Sardegna è terra di Nuraghi, di domus de janas, necropoli e Dolmen. Nei dintorni di Alghero esiste in assoluto un rilievo archeologico che è assolutamente da vedere se siete amanti della storia della Sardegna. Si tratta maestoso villaggio nuragico di Palmavera, che si presenta come uno dei siti più importanti e significativi che la civiltà nuragica abbia edificato nell’Isola. Questo complesso si articola in due torri costituite da grosse pietre calcaree e arenaria, posizionate al centro di un muro di cinta che ha forma pentagonale e che ingloba al suo interno anche tre torri e la maestosa Capanna delle Riunioni. Intorno alla mura di cinta si estende un villaggio di circa 50 capanne ma i cui resti sono ancora fonte di dibattito tra i più grandi studiosi della civiltà nuragica (soprattutto per la reale quantità di abitazioni).

Il complesso di Palmavera viene realizzato su 3 periodi storici distinti che vanno dal 1600 al 1000 a.c., in caso di visita non dimenticate di scegliere una guida durante (il sito è aperto tutto l’anno), sarà importante scoprire la storia, lo stile di vita al tempo dei nuragici e anche qualche curiosità interessante. Non meno importante è la necropoli di Anghelu Ruju, la più grande nel territorio sardo e gli scavi avvenuti circa 120 anni fa portarono alla luce ben 31 ipogei. Altra necropoli importante è quella di Santu Pedru formata da 10 tombe e che venne alla luce dopo i lavori per la costruzione dell’acquedotto di Alghero.

Il Corallium rubrum (detto anche Corallo Rosso) è il simbolo della tradizione algherese, un elemento di grande valore per l’economia della Sardegna e, ancora di più, per la città di Alghero. Pregiato fin dai tempi antichi per la sua durezza e l’intenso color naturale, materia viva raccolta dai nostri pescatori e che gli artigiani trasformano in opere d’arte e gioielli unici, senza tempo. Il Corallo Rosso è infatti per la Città qualcosa di più di un prezioso prodotto del territorio: è espressione della cultura e tradizione, rispecchiate nel nome definito appunto Riviera del Corallo e nello stemma che contiene un ramo del pregiato corallo rosso su una base di roccia. A questo straordinario prodotto è legata un’attività artigianale e commerciale di altissimo valore, da poco è presente anche l'unico acquario in Italia di Corallo Rosso vivo.

8) PIATTI TIPICI

Non solo cosa vedere ad Alghero ma anche cosa mangiare. I piatti tipici della tradizione culinaria di Alghero sono fortemente influenzati dal dominio catalano e soprattutto da quello che un tempo era la maggiore fonte economica della città, ovvero la pesca (attualmente è il turismo). Iniziamo subito dalla regina della cucina, l’aragosta alla catalana che in questa città viene servita su un letto di pomodorini, cipolle e con una salsa di olio, aceto e limone. Pensateci bene anche perché se andrete in un ristorante “fidato” (con il piano TOP dei nostri itinerari vi suggeriremo anche dei ristoranti dove mangiare cucina tipica locale) proverete l’ebrezza di gustare un aragosta pescata a qualche centinaio di metri da Alghero. Oltre all’aragosta non è da meno l’agliata all’algherese, un piatto considerato povero e contenente del pesce solitamente bollito condito con un trito di aglio, pomodori secchi e peperoncino.

Altri antipasti di mare tipici sono la zuppa preparata con diverse varietà di pesce fresco e i ricci di mare che sono i protagonisti assoluti della cucina algherese soprattutto nei mesi che vanno dall’autunno alla primavera, serviti semplicemente freschi su un crostino di pane caldo. Passando ai primi i ricci vengono anche serviti con gli spaghetti (una delizia assoluta) ma non dimentichiamoci della paella algherese, che rappresenta un forte legame con la catalogna; la base è la fregola sarda che viene condita con agnello, frutti di mare e verdure di stagione. Altro piatto di rilievo sono sicuramente gli spaghetti alla bottarga, divenuto ormai parte integrante della cucina algherese, la crema catalana, un dolce a base di latte e uova con una spolverata di zucchero di canna in superficie che viene bruciato, la seadas tipica in tutta la Sardegna e infine il mirto rosso, il digestivo sardo per eccellenza.

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