In una delle zone più belle dell'isola, nell’aspra, selvaggia e incontaminata costa occidentale si trova a mio avviso il borgo più bello della Sardegna. Bosa è un gioiello incredibile, situato a metà strada tra Oristano e Alghero, con il suo fiume Temo, le sue case colorate “a pastello”, il castello Malaspina imponente su una collina rocciosa è sicuramente uno dei paesi da vedere. Chi ricerca tranquillità, anche nei mesi in piena stagione estiva, qua la troverà. E' sicuramente una zona meno turistica della cugina Alghero che viene utilizzata come Hub principale per le vacanze. Da considerare la vicinanza con la costa e la presenza di vere e proprie gemme nascoste, sono presenti dei dintorni anche siti archeologici di notevole importanza e le attività da fare all’aperto sono molteplici.

Cosa vedere a Bosa

INDICE

1) BOSA

A Bosa noi siamo di casa visto che il mio papà è nato qui e siamo venuti numerose volte, per questo motivo il mio amore verso questo splendido borgo è infinito. La prima cosa che consiglio di fare a Bosa è una passeggiata a Sa Costa, il borgo medievale all’interno del borgo di Bosa, rappresenta la vera anima di questa città, un sito antico e autentico. Sarà piacevole camminare per le vie vecchie fatte di pietra e ciottoli che seguono il percorso di alti e bassi della collina. Le case sono una delle caratteristiche di Sa Costa con i loro colori variopinti e con la loro struttura verticale nonostante siano abbastanza elementari nella costruzione in trachite. In giro per Bosa è impossibile non passare e vedere l’ex cattedrale della diocesi di Bosa, la chiesa San Pietro, uno splendido esempio di architettura romanica e tra i più interessanti nel panorama sardo. Altra chiesa da prendere nota è la Cattedrale dell’Immacolata e non dimenticate di fare una passeggiata lungo il fiume, tra un peschereccio e un altro, tra un caffè e un aperitivo, durante il tramonto ammirerete il riflesso delle splendide abitazioni sul fiume. A Bosa è famoso anche il carnevale, assolutamente da vivere con spettacoli, intrattenimenti e bancarelle di prodotti tipici.

2) LE SPIAGGE IN ZONA

Le spiagge, ciò che i viaggiatori cercano di più in Sardegna, sono presenti anche in questa porzione di costa. Da vedere a Bosa e dintorni sicuramente la spiaggia di S'Abba Druche, sicuramente la zona più popolare e con il maggior numero di servizi, ideale per famiglie con bambini. A sud di Bosa da annotare Porto Alabe, una distesa di sabbia compatta con grani medio-grossi, di vari colori e che si immerge nell’acqua turchese. La spiaggia della città è Bosa Marina e sicuramente merita una visita magari di un paio d’ore, nella costa di Bosa Marina prendete note nelle bellissime piscine naturali, ideali in condizioni climatiche perfette dunque senza vento o mareggiate.

Queste spiagge appena citate non sono le uniche anzi, sono le più popolari. In basso potrete vedere una sequenza di spiagge remote che possono essere raggiunte in auto o attraverso trekking e che si trovano nelle immediate vicinanze di Bosa. Non dimenticate, noi travel planner favoriamo assolutamente la scoperta di zone remote e poco battute, ma non solo, consigliamo la scelta di una spiaggia anche in base alle condizioni meteo (può essere o meno esposta ai venti), alla tipologia di viaggiatore (magari se siete una famiglia preferirò consigliarvi una spiaggia con servizi piuttosto che una remota raggiungibile dopo 50 minuti di trekking) e alle vostre esigenze e passioni. Scegliere il nostro servizio sarà fondamentale, prima e durante la vostra vacanza. Godetevi lo spettacolo.

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3) COSA FARE (ATTIVITA' ALL' APERTO)

L’imbarazzo della scelta, tra escursioni in SUP sul fiume a trekking costieri. Sicuramente vi consiglierei un escursione sul fiume Temo da fare in battello, con una barca locale o in SUP per ammirare dal centro del fiume le bellissime case e il panorama di Bosa. Da fare, oltre che vedere, a Bosa c’è sicuramente il percorso costiero in qualsiasi punto che va dal borgo ad Alghero, lungo la spettacolare e popolare litoranea. Da Bosa marina partono anche escursioni in barca o gommone che portano i viaggiatori alla volta di calette nascoste, zone costiere incredibilmente belle con la possibilità di fare immersioni o semplicemente snorkeling. Il SUP non solo nel fiume, ma anche in costa mentre ammirate il sole che scende nella costa verso Alghero, in uno dei punti migliori della Sardegna per vedere il tramonto. Sono apprezzate anche in questa zona tutte le attività legate al vento, siamo sempre nella costa occidentale e dunque si sa, il maestrale è il dominatore assoluto della Sardegna e di questa costa.

4) STORIA E TRADIZIONE

Il primo su tutti e colui che domina il panorama di Bosa con una vista pazzesca è sicuramente il Castello di Serravalle detto anche Castello di Malaspina, un must di Bosa. Edificato nel 1100 circa dalla famiglia Malaspina, mantenuta intatta nel corso dei secoli nonostante il susseguirsi dei domini. Immaginate la vita di Bosa come doveva essere in quel periodo, all’interno di una cinta muraria che proteggeva la città. Ora del Castello rimangono le mura, le torri e la splendida chiesa di Nostra Signora de Sos Regnos che è decorata internamente da affreschi spagnoli che raffigurano la vita dei santi. Una visita con una guida sarà di incredibile interesse non solo per scoprire la storia del sito e di Bosa, ma anche qualcosa che riguardano curiosità, leggende e misteri che avvolgono il castello. Un sito archeologico da vedere nelle vicinanze di Bosa è il complesso nuragico di Suni, Nuraghe Nuraddeo, uno dei nuraghi meglio conservati in  Sardegna. E' composto da tre torri laterali oltre il mastio centrale. Pensate che recenti scavi hanno messo in luce dei frammenti di sughero disposti lungo le pareti interne del nuraghe. Questo se confermato confermerebbe  che i nuragici usavano il sughero come isolante termico non solo nelle capanne, ma anche nei nuraghi.

Il filet è un merletto di grande pregio, la cui lavorazione è di antica usanza bosana. La rete venne inventata dapprima per i pescatori, le donne poi sfruttarono lo stesso punto per ricavarne un pizzo ricamando la rete al telaio. Il filet di Bosa, con la delicatezza dei suoi disegni più raffinati, richiama origini legate ai ginecei dei primi monasteri. Ma anche alle stanze femminili del castello, agli harem delle corti saracene. Pavonesse e colombi, tralci di vite e grappoli d’uva provengono dalla simbologia religiosa dei monaci bizantini. Gli orafi di Bosa “sos mastros de oro”, sono conosciuti anche col titolo di “ragni della filigrana, per quel loro trattare i fili d’oro e d’argento con la maestria dell’insetto acrobata”.

5) PIATTI TIPICI

La enogastronomia è sicuramente uno degli aspetti più interessanti di Bosa, quindi oltre cosa vedere elenchiamo anche alcuni piatti tipici. A livello di antipasti segnaliamo S’Azada, realizzato con gattuccio o razza. Come Alghero, anche a Bosa l’Aragosta è la regina della tavola, gustata con gli spaghetti ma anche come secondo alla bosana. Provate anche la zuppa d’Astice, lanciata negli anni ’60 da un ristoratore locale e divenuto piatto tipico locale e di importanza internazionale. Tra i piatti di terra sono ottimi i Cicciones cun regottu, una pasta corta di semola condita con ricotta locale e le Panadas de Pianalza. Questo piatto è un mix di carni, piselli, olive, pancetta e uova amalgamata con aromi vari, involta da una pasta di semola e strutto e cucinata al forno. La malvasia di Bosa è sicuramente il vino più conosciuto della zona che ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali, non solo da vedere, anche da gustare.

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