Una regione storica, una zona al centro della Sardegna e inviolata nei secoli per la natura impervia, un area con antiche tribù selvagge e nascoste in mezzo alle montagne, siamo nel Goceano, una delle subregioni storiche della Sardegna. Attualmente comprende circa 13 mila abitanti suddivisi in 9 comuni, noi tramite le nostre escursioni abbiamo preso come punto di riferimento Burgos per esplorare i dintorni e dare un occhiata anche altri piccoli borghi limitrofi come Bono, Bottida ed Esporlatu. Cosa mi viene in mente pensando a quella fantastica giornata? All’incredibile vista dal castello del Goceano sul piccolo borgo di Burgos, mentre il sole, lentamente scendeva giù e dava vita a una nuova notte d’autunno. Cosa vedere a Burgos e nelle zone limitrofe? Alla scoperta dell’entroterra sardo.

Cosa Vedere a Burgos
INDICE
BURGOS
Cosa vedere a Burgos e dintorni? Questo piccolo e grazioso borgo sorge sulla catena montuosa del Goceano e si raggiungono i 600 metri di altezza, pensate quindi l’inverno che freddo. Per fortuna la nostra escursione è stata fatta temperature gradevoli, abbiamo facilmente esplorato le piccole e strette vie del paese e ammirato i dintorni. All’interno del paese vi consiglio il museo dei castelli della Sardegna che accoglie molte mostre temporanee sui castelli e carte tematiche che riguardano torri costieri. Noterete diversi murales in giro per il piccolo paese, come quelli posizionati vicino alla chiesa principale del borgo. Da là è possibile ammirare tutta la bellezza di una fortezza medievale arroccata su un cocuzzolo, il Castello del Goceano. Oltre le vie e i siti ci sono anche i dolci sardi, questa infatti è terra di preparazione di tanti dolci tipici della Sardegna come Sas Tiliccas, Sas cozzulas e sas copulettas. Provateli, sarà una scoperta sensazionale
CASTELLO DI BURGOS
Fra una montagna di castelli che Genovesi, Doria e i Malaspina costruirono in Sardegna il castello del Goceano (o di Burgos) è stato sicuramente il più ricco di storia con leggende e ricordi dolorosi. Il Castello sorge su una punta di granito completamente isolata, praticamente inaccessibile da nessuna delle parti. La fortezza era circondato da una triplice cinta di mura, ora possono ancora essere osservati degli avanzi. Al centro della fortezza una grossa torre e ora è possibile ancora vedere i pozzo. Questo è in ottimo stato e veniva utilizzato per raccogliere l’acqua sia per usi casalinghi che per il bestiame. La storia del castello parla chiaro, guerre su guerre con tantissimo sangue versato sia all’interno che nelle zone limitrofe al castello fino ad arrivare alla data cruciale del 1500 circa (dal 1100 quando venne edificato). Il castello venne abbandonato e la forza della natura ebbe il sopravvento, piano piano disintegrandolo. E’ stata comunque una bellissima visita, non mi aspettavo di essere cosi “piccolo” all’interno del castello, ammirando le grosse “finestre” e l’incredibile paesaggio al di sotto.
FORESTA BURGOS
Immersi in un silenzio tombale e contornati da una natura verde e rigogliosa, qua, di fronte ai nostri occhi degli edifici totalmente abbandonati ma che nascondono una storia di vita vissuta durata decine di anni. Benvenuti alla Foresta Burgos, dove l’uomo e il cavallo erano in qualche modo connessi attraverso uno stile di vita, un lavoro ed una costrizione per l’amore della patria. La zona è stata un complesso militare che dedicato all’addestramento della polizia e all’ammaestramento dei cavalli, definito in sintesi come centro di allevamento governativo. Tutta l’area di Foresta Burgos è ormai diventata fantasma, circondata da un inquietante atmosfera spettrale. La natura, è lei che ha preso il controllo totale di tutta l'area, edifici compresi. La storia di questo sito è abbastanza particolare, da un’area dedicata all’agricoltura l’Esercito ne ha fatto un centro di allevamento governativo nei primi anni del ‘900. L'esercito ha fortemente aumentato la propria attività durante la prima guerra mondiale, gli animali venivano utilizzati infatti negli scenari bellici del periodo.
Durante la seconda guerra mondiale però, la tecnologia ha fatto si che il ruolo degli animali fosse pressoché inutile, i militari piano piano lasciarono la zona e il centro di ammaestramento equino diventò istituto di incremento ippico di Ozieri, i cavalli non cavalcarono più i campi da battaglia ma quelli ippici. Recentemente i Carabinieri hanno preso in mano il centro di ammaestramento dei cavalli con l’obiettivo appunto di farlo diventare centro ippico dei carabinieri, ma una cosa è sicura, la zona che un tempo era il villaggio di Burgos è completamente abbandonata e comprende diversi edifici e una chiesetta (forse l’unica che regge l’urto della natura). Leggi governative, diverse norme e numerose ordinanze, questo non è bastato a far sì che Foresta Burgos fosse impadronita dalla natura selvaggia fatta di piante, alberi e pascoli di pecore e buoi in giro tra le vie degli edifici abbandonati. Un esperienza da vivere, ve lo consiglio, sarà un immersione totale con la speranza di immaginare, in qualche modo, come fosse la vita tra il 1900 e il 1960.
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MONTE PISANU E SOS NIBBIROS
Siamo nel comune di Bono e quindi nei dintorni di Burgos. Una proprietà in possesso del demanio e protetta dal 1886, parliamo della foresta di Monte Pisanu è caratterizzata da un abbondanza di roverelle, sughere e lecci ed è il luogo ideale per bellissime passeggiate ed escursioni di trekking. Consigliamo questo posto anche alle famiglie con bambini, è perfetto per respirare aria pura immersi nel verde dell’isola, ammirare la natura, è presente un area picnic con numerosi tavoli in legno e anche un area giochi. All’interno della caserma forestale chiedete di accedere alla xiloteca, ammirerete un interessante catalogazione delle specie arboree, anche questo potrebbe essere un bellissimo esempio di educazione ambientale agli adulti e soprattutto ai bambini.
Cosa vedere a Burgos e nei dintorni di Monte Pisanu? Sos Nibbiros, 7 ettari di zona protetta posizionata all’interno della foresta di monte pisanu. In caso di visita all’area di Monte Pisanu sarà semplice proseguire per la strada principale all’interna della foresta per ammirare quella che è stata dichiarata nel 1994 Monumento Naturale dall'Assessorato della Difesa dell'Ambiente della Regione Sardegna, Sos Nibbiros. I tassi che la popolano sono in alcuni casi millenari e raggiungono 15 metri di altezza, con fusti di circa 1 metro. In relazione a questo non posso che consigliarvi un altra zona che ho discusso in un articolo su Bolotana e dintorni , l’Agorà dei Tassi in cui è presente il tasso più anziano d’Italia e tra i più anziani d’Europa, la sua età è di 1200 anni.
ESPORLATU, BOTTIDE E BONO
Nelle immediate vicinanze di Burgos ci sono diversi piccoli paesi da annotare. Esporlatu, il paese più piccolo della regione storica del Goceano con i suoi 400 abitanti vanta un incredibile tradizione culinaria, spicca su tutti il piatto a base di fave, finocchietto selvatico e lardo (Sa Piscadura). La bellezza del piccolo borgo si vede in mezzo alle vie strette e decorate, da prendere nota per una possibile visita il Nuraghe Erismanzanu, un monotorre a tholos costruito in trachite che ha dato risalto alla sua “bellezza” per via della fitta vegetazione presente nella sommità, purtroppo non posso considerarlo “bello” visto che la stessa vegetazione è solo un cancro per il nuraghe, crescendo non fa altro che allargare il nuraghe stesso, distruggendolo con il tempo. E’ assolutamente da preservare e da tutelare, come tutti i siti archeologici in Sardegna. In zona Burgos da vedere anche i paesi di Bono, con alcuni bellissimi murales e Bottida che ha suscitato in me un grande interesse. Prima cosa tanti murales in ogni parte del piccolo borgo, seconda cosa l’atmosfera che si respira in tutto il paese che da la sensazione di Sardegna Vera terza cosa la bellissima scalinata colorata che crea originalità e risalta in qualche modo una particolare zona del borgo.
La faccia di chi c'è dietro
dicono DI NOI
Ecco chi ci ha scelto per organizzare la sua vacanza alla scoperta della Sardegna meno turistica!