La regione storica in questione è il Marghine (in linea generale fa parte del Logudoro) che possiamo inserirla all’interno del contesto Nuorese che detiene un patrimonio ambientale, archeologico e culturale di grande pregio e valore. Nel nostro itinerario abbiamo analizzato un ampia area e per questo articolo abbiamo preso come punto di riferimento da cui partire Bolotana, un paese di circa 2200 abitanti posizionato in un contesto ambientale spaventoso, immerso tra le montagne del Marghine e 2 enormi foreste ricche di sorgenti che alimentano il fiume Tirso, adiacente appunto al borgo. Prima di fare l’itinerario mi sono chiesto, cosa vedere a Bolotana e soprattutto nelle zone limitrofe? Tante risposte, tanti luoghi affascinanti e tantissime emozioni raccontate in questo articolo messo a disposizione di tutti.

Cosa Vedere a Bolotana

INDICE

TENUTA PADRE MANNU

Cosa vedere a Bolotana e dintorni? Conoscete per caso Benjamin Piercy? Bè, vi racconto una storia assolutamente interessante. Ingegnere gallese, noto per aver realizzato la rete ferroviaria della Sardegna e per la creazione nell'Isola di alcuni paesi e villaggi. Tra questi Chilivani (è stato chiamato così probabilmente in onore dell’amante indiana, Tal Kilivan). Piercy si stabilì nell'isola nel 1870 per iniziare a dirigere i lavori della rete ferroviaria e acquistò poi vari terreni nelle zone di Bonorva e Bolotana. Iniziò anche la costruzione di Villa Piercy (ve ne parlerò con approfondimenti dedicati) nonché di altri manufatti nella confinante tenuta di Padru Mannu. In questo articolo vi parlerò infatti di cosa c’era e c’è a Padre Mannu, in una delle tenute di Piercy.

Mentre tutta la zona era focalizzata sull’agricoltura l’intuito e l’ingegno di Piercy portò alla realizzazione di modernissimo caseificio nel terreno di Padre Mannu, dotato di innovativi macchinari inglesi. Immaginate come 120 anni fa il latte ed i formaggi venivano trasportati a Cagliari per poi essere commerciati su larga scala. Erano i primi segnali dell’inizio di un impero. A questa attività accompagnò anche l’allevamento equino e la produzione di birra. La manodopera, sempre più richiesta, era soprattutto locale e Piercy per questo motivo fece costruire degli alloggi anche per le famiglie dei lavoratori. Era quasi un piccolo villaggio con persino una chiesetta.

La vita in questa zona era attiva continuò anche dopo l’improvvisa morte di Piercy (1888) ma solo fino al decesso di Piercy junior avvenuto nel 1943. Da allora iniziarono i primi conflitti con i contadini delle zone vicine e alcune porzioni di terreno vennero, a distanza di 10 anni, suddivise tra alcuni privati di Bolotana e Bonorva. La fine era vicina, che avvenne nel 1965. Attualmente, questo sito racconta solo il silenzio, la solitudine, il gelo. La nostra visita Padre Mannu ci ha mostrato solo qualche edificio diroccato su cui fare delle foto, con il ricordo che anni fa tutto questo poteva davvero essere il punto di partenza per un grande borgo. I due cani da caccia, fermi nel cancello d’ingresso sembrano felici e fieri di sorvegliare una delle tenute di un intelligente imprenditore e ingegnere. Cosa vedere a Bolotana e dintorni? La storia, l’ingegno e ciò che ne rimane di uno dei terreni di Piercy, per molti considerato anche un benefattore.

SANTA MARIA DE SAUCCU

Abbiamo fatto un incredibile e stupenda scoperta e il tutto in maniera del tutto casuale. Eravamo nei paraggi e abbiamo pensato di andare a dare un occhiata alla chiesa di Santa Maria De Sauccu, un piccolo e caratteristico santuario dedicato alla Madonna. Non ci saremo aspettati però, che il santuario fosse posizionato all’interno di un vero e proprio villaggio. Benvenuti a Santa Maria de Sauccu, che rimanda le proprie origini al medioevo.

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Autunno, un periodo stupendo per visitare questo splendido villaggio che appartiene al comune di Bolotana ed è vivo durante i festeggiamenti di Santa Mariedda. Questa statua viene portata in processione a settembre da Bolotana appunto verso la piccola chiesa del villaggio. Durante i giorni dei festeggiamenti i noveranti ed i pellegrini alloggiano nella cinquantina di piccole abitazioni (chiamate Muristenes) presenti nel villaggio e attorno alla chiesa. Be, il tutto è stupendo. Piccoli Muristenes puliti, ordinati, immersi ne verde e in un contesto paesaggistico stupendo, il classico panorama montano è nelle vicinanze. Pensate che in epoca antichissima erano alloggi esclusivi per i monaci, per altri studiosi erano anche spazi dedicati ai mercanti. Si differenziano dalle lollas che sono invece alloggi generalmente occupati dai venditori ambulanti durante le manifestazioni religiose. Dunque cosa vedere a Bolotana e dintorni? Sicuramente questo splendido villaggio medioevale.

AGORA' DEI TASSI

Siamo sempre a Badde Salighes significa valle dei salici) e nella porzione di terra tra le tenute di Padre mannu e la maestosa e affascinante Villa Piercy è presente un parco, si chiama Agorà dei Tassi. In questo parco possiamo trovare piante autoctona che vivono pacificamente con piante esotiche importante da Piercy alla fine del 1800. (Essi era abituato a viaggiare tantissimo, soprattutto in India). Perché è popolare questo sito? Per i tassi, anzi soprattutto per il Tasso. Qua abbiamo potuto vedere con i nostri occhi il tasso più anziano della Sardegna ma non solo, è uno dei più anziani d’Europa con i suoi 1200 anni e un diametro del tronco di quasi 8 metri. Pazzesco vero? Per conoscere l’età del Tasso bisogna fare un calcolo matematico che tiene conto della circonferenza dell’albero e gli anelli. Attenzione però, ogni pianta erbacea ha particolare caratteristiche e quindi il metodo di calcolo non è unico e uguale per tutte le specie.

Altra particolarità del tasso è il suo nome comune, cioè “Albero della Morte”. Tanto per chiarirne la pericolosità, le foglie ed i semi del Taxus baccata contengono infatti una sostanza tossica, la taxina che determina difficoltà respiratorie, problemi cardiaci, tremori, nausea, vomito e, in forti dosi, può portare al coma ed alla morte. Conoscendo qualcosa di botanica infatti non ci spieghiamo come in molti giardini pubblici, frequentati dai bambini, il Comune mettesse così tante specie velenose come per esempio il tasso e l’oleandro. In ogni caso, abbiamo solo guardato e ammirato la bellezza di un albero che in cosi tanti anni ha visto di tutto passare in quelle zone, natura e storia, assieme. Vi starete chiedendo cosa vedere a Bolotana e dintorni? Non dimenticate, Agorà dei Tassi.

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Ecco chi ci ha scelto per organizzare la sua vacanza alla scoperta della Sardegna meno turistica!

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